Eh sì, come ogni portata che si rispetti, anche il momento dell’arrivo in tavola del Gorgonzola dovrebbe seguire alcune semplici regole per poterlo gustare al meglio, in compagnia e senza creare incidenti diplomatici con gli altri commensali.
Prima di tutto: le dimensioni. Se state ospitando una bella tavolata di parenti e amici la quantità giusta da offrire è l’ottavino, ovvero un quarto di metà forma. Ogni forma di Gorgonzola viene tagliata a metà in orizzontale e ogni metà, a sua volta, viene suddivisa in quattro parti uguali. La metà dell’ottavino si chiama sedicesimo e lo consigliamo per i têt-a- têt.
Dunque, una volta acquistato un ottavino buono (specialmente quello dolce deve essere bello cremoso) lo potrete portare in tavola al termine del pasto poiché, come si dice da noi: “la buca l’è mia straca sa la sa mia de vaca” (la bocca non è stanca se non sa di vacca), ovvero non ci si può dire sazi del tutto se al termine delle portate salate non si conclude con un pezzetto di formaggio.
E qui inizia la fase veramente delicata a cui prestare attenzione soprattutto se tra i commensali ci sono dei novaresi:
- Non si “taglia” con il cucchiaio. La posata migliore sarebbe il suo apposito coltellino, ma in assenza di quello si utilizza un coltello lungo almeno quanto l’ottavino in modo da poter tagliare agevolmente la fetta per il lungo. Il che ci porta al secondo punto:
- Il primo commensale che si serve NON deve tagliare la punta: è la parte più buona e cremosa e non è carino prenderla tutta per sé lasciando all’ultimo solo la parte vicino alla crosta.
- Se si vuole solo assaggiare un pezzettino si cerca di tagliare comunque per il lungo una fetta sottile e piuttosto si cerca un volontario disposto a condividerla.
- Al momento dell’arrivo del Gorgonzola in tavola assicuratevi che ci si ancora del pane: la tentazione di spalmarlo e di fare la scarpetta alla fine sarà irresistibile.
Ecco quindi alcuni consigli su come consumare a tavola il Gorgonzola, l’ingrediente principale del nostro Lucius Dry Gin!
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